Il metodo ARN tratta l'armonizzazione delle scale musicali, illustrando gli accordi possibili su una determinata scala. È un approccio colorato per gradi.
Ecco ad esempio la mia interpretazione dell'armonizzazione della scala maggiore, che illustra le sue triadi maggiori, minori e la diminuita:
Per suonare della musica ci servono diversi elementi:
- uno strumento
- una scala musicale
- una nota di partenza: la tonica
Nella musica occidentale, il contesto nel quale si producono i suoni musicali è diviso in 12 gradi. Ad ogni grado si applicherà una nota precisa. La scala cromatica è la successione di tutti i 12 gradi, perciò tutte le 12 note. Tutte le altre scale musicali contengono meno gradi, possiamo considerare ogni scala come una successione di una selezione di gradi.
Ecco l'illustrazione dei gradi sulla tastiera del pianoforte. In questo caso il grado 1 coincide con la nota Do.
La lettera "m" sta per minore, la lettera "M" sta per maggiore e "d" per diminuito. Nel libro è spiegato perché il grado 5d può essere considerato 4A, "A" per aumentato, e perché il grado 6m può essere considerato 5A. Il grado 8 corrisponde al grado 1 dell'ottava successiva.
Esempio scegliendo la scala maggiore.
La scala maggiore contiene 7 gradi:
1 2M 3M 4 5 6M 7M
Dopo aver scelto la scala, si sceglie la tonica: ad esempio Do. La tonica viene sempre attribuita al grado 1.
Si ottiene così il contesto di Do Maggiore per suonare una melodia.
Una melodia è una successione di note organizzate in un concetto ritmico.
Oltre alla melodia composta da singole note, si possono (se lo strumento lo permette) suonare degli accordi.
Un accordo è una selezione di gradi appartenenti alla scala. Ad esempio una triade è un accordo formato da 3 gradi della scala.
Ecco la mia rappresentazione di una triade maggiore:
Nell’armonizzazione di una scala troviamo tutti gli accordi costruiti unicamente sui gradi della scala scelta.
Per capire più facilmente le scale e l’armonizzazione trovo molto importante ragionare in primo luogo con i gradi, poi applicando le note. Seguendo questo principio ho sviluppato un approccio colorato. È uno strumento didattico molto visivo, utile per un dialogo tra docente ed allievo/a, valido anche per l’autodidatta. Questo metodo permette di familiarizzarsi rapidamente con una scala e comprendere la sua armonizzazione. È anche molto pratico per chi desidera comporre, sperimentare, improvvisare delle progressioni di accordi e melodie in un contesto chiaro e coerente.